Godere dei benefici apportata dalla nostra caldaia a produzione istantanea significa anche poter usufruire appieno di acqua calda per usi sanitari.
Spesso la sospirata doccia rilassante si trasforma in una scioccante "Doccia Scozzese"! Il problema può derivare da tre possibili cause (salvo cattivo funzionamento della caldaia):
- Diffusore della doccia o dei rubinetti con fori ostruiti dal calcare;
- Pressione in rete insufficiente e costante;
- Errata regolazione della caldaia.
Tutte te caldaie hanno dei limiti di funzionamento nella produzione di acqua calda, costituito dalla natura stessa della caldaia il cui funzionamento è regolato da leggi di fisica; un limite è costituito dalla portata minima di acqua necessaria affinchè la caldaia si accenda e rimanga accesa.
Questo limite corrisponde a circa tre litri al minuto di portata. Il limite massimo è costituito dalla portata di gas al bruciatore.
Per analogia possiamo affermare che con un fiammifero potremmo scaldare un cucchiaino pieno d'acqua, mentre con lo stesso fiammifero non possiamo certo pretendere di scaldare una pentola. Cercheremo dunque di capire la terza ipotesi di cattivo funzionamento.
Una doccia corrisponde in media ad una portata di media di 8 litri al minuto d'acqua. Se la caldaia eroga acqua troppo calda, per poter fare la doccia a temeratura corporea dovremmo usare molta acqua fredda miscelata con pochissima acqua calda.
In questa condizione, la più piccola variazione può portare il flusso dell'acqua vicino al limite di accensione della caldaia (circa 3 litri al minuto su 8 di portata totale). La "Doccia Scozzese" è così quasi certa? La condizione ottimale sarebbe quella di regolare una temperatura bassa d'acqua calda direttamente dalla caldaia, eventualmente effettuando dei piccoli aggiustamenti con poca acqua fredda.
Moltissime caldaie dispongono della manopola di regolazione della temperatura dell'acqua calda per uso igienico sanitari, ma non tutti sono informati circa il modo di utilizzarla.
Per ovviare al primo punto citato, non sempre si ottengono risultati apprezzabili con gli acidi in commercio, molte volte si dovrà provvedere con un ago da cucito.
Il secondo incoveniente si verifica normalmente in presenza di sistemi di autoclave mal regolati.
Quando il flusso di acqua varia continuamente la caldaia non ha il tempo di adeguare la portata dell'acqua. Quest'ultimo caso è risolvibile solamente da un idraulico che dovrà stabilizzare la portata d'acqua.
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